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Zitto stà zitto
scoppiano tamburi di cemento qui dentro
il sonno è finito
sono le risate dei melograni
a non farci prendere sonno
piano passa le dita sulla pelle pulita
a prenderli a morsi non raggiungeremo la fine della strada
appare ancora tanto lontana
è la malattia che tinge di verde scuro gli istanti prima della luce
celebriamo una giornata senza sole
non farlo respirare
lo sentiremo ringhiare per altre cento settimane.
Sull’erba
solo una debole macchia gialla
ingoiamo la luna e sciogliamo le ossa di questa stanza.

 Loredana Savelli - 08/04/2011 08:33:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

E’ una poesia del dolore e della malattia: molto intensa, molto toccante. La risata dei melograni è sardonica, come la debole macchia gialla sull’erba: anche la luce è malata (quando la poesia dice l’indicibile).

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